Chiesa di San Pietro in Montorio con Tempietto del Bramante
Situata sul Colle del Gianicolo, in uno degli angoli più belli di Roma e in una straordinaria posizione panoramica da cui è possibile godere di una meravigliosa vista della città, la Chiesa di San Pietro in Montorio è un piccolo gioiello architettonico che sorge nel luogo in cui secondo la tradizione fu crocifisso l’apostolo Pietro. Facilmente raggiungibile dalla nostra struttura (circa 10 minuti a piedi), fu fondata prima del IX secolo dai monaci dell’ordine di Celestino V, anche se fu ricostruita alla fine del XV secolo per incarico di Ferdinando IV di Spagna, forse da Baccio Pontelli, e restaurata dopo i combattimenti del 1849 tra le truppe garibaldine e le truppe francesi.La suggestiva chiesa presenta una semplice ed elegante facciata rinascimentale attribuita secondo alcuni critici alla scuola del Bregno. L’interno, a navata unica che termina in un’abside poligonale, presenta delle cappelle laterali progettate tra gli altri da Vasari, Ammannati, Daniele da Volterra e Bernini. Inoltre, la chiesa è abbellita da un gran numero di pregevoli capolavori realizzati da importanti artisti del XVI e XVII secolo. Tra le opere presenti si segnalano: la “Flagellazione” di Sebastiano del Piombo su disegno di Michelangelo; la “Madonna della Lettera”, un tempo attribuita a Niccolò Circignani, detto il Pomarancio e oggi riferita a Giovan Battista Lombardelli; e la “Conversione di San Paolo” di Giorgio Vasari.
Nel cortiletto della chiesa si trova invece il magnifico tempietto di San Pietro in Montorio, detto anche Tempietto del Bramante, considerato uno degli esempi più espressivi d’architettura rinascimentale, nonché una delle meraviglie architettoniche della città di Roma. Si tratta di un piccolo edificio realizzato da Donato Bramante tra il 1502 e il 1509, nel quale l’artista riuscì a plasmare in una forma architettonica l’idea assoluta di perfezione. La costruzione, eretta per celebrare il martirio di San Pietro, presenta all’esterno un colonnato coronato da una balaustra mentre all’interno presenta sull’altare una statua dell’apostolo eseguita da uno sconosciuto artista lombardo del Cinquecento.
